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   Lavorando in studio di registrazione, lo scenario più frequente è quello in cui la pre-produzione sulla quale registreremo le nostre parti di batteria consiste in un brano completo, con una struttura definita e delle tracce guida pronte all’ascolto, per consentire al batterista di entrare nel pezzo e suonare take ispirati ed emozionanti.

   Sono esattamente le circostanze del caso che andiamo ad affrontare in questa studio session simulata, con questo potente pezzo Pop/Rock moderno intitolato ‘Hot Night’.

   Si tratta di una traccia royalty free che l’artista Alex Grohl ha condiviso sul sito di contenuti liberi da diritti d’autore Pixabay (grazie Alex!).

   Faremo una session con una parte di batteria arrangiata nota per nota, registrandone due versioni:

  • Take nota per nota leggendo lo spartito fornitoci dal produttore.
  • Take leggendo lo spartito fornitoci, ma con maggiori libertà interpretative su fill, variazioni ritmiche e abbellimenti.

   Ci sono diverse ragioni per cui è utile provare questa esperienza:

  • Metterci alla prova e imparare ed eseguire un take nota per nota, alla lettera, come un professionista durante una session in studio.
  • Testare la nostra creatività e abilità interpretativa sperimentando con variazioni personali.
  • Imparare ad ascoltare come diversi arrangiamenti di batteria modificano profondamente il mood finale di un pezzo.
  • Accumulare esperienza in studio.

   La traccia ha le seguenti caratteristiche:

  • Tempo: 88 Bpm.
  • Durata: 48 misure, 2 minuti e 20 secondi.
  • Time feel dritto, a sedicesimi.
  • Struttura: intro 4 misure, chorus 8 misure, strofa 8 misure, bridge 8 misure, chorus 16 misure, outro 4 misure.

   A questo link troviamo i file audio della session:

Production Simulator – SessionTrack

   La cartella contiene il file Mp3 originale scaricato da Pixabay, la licenza di utilizzo, e i file della session pronti all’uso sia con click che senza, e in formato sia Mp3 che WAV.

   Qui troviamo il PDF gratuito con la trascrizione stampabile:

   A questo punto, se hai già allestito il tuo home studio, sei pronto per tuffarti in una vera studio session!

TAKE NOTA PER NOTA:

   Ci sono volte in cui produttore, autore o arrangiatore hanno le idee così chiare su come il risultato finale deve suonare, che scrivono tutto nei minimi dettagli, e noi non dobbiamo fare altro che riprodurli nella misura in cui ci viene indicato.

   Esistono diverse gradazioni di aderenza a quanto riportato su spartito, e in base alla situazione potrebbe venirci detto di attenerci strettamente alle trascrizioni, oppure di provare delle varianti.

   Per ampliare il nostro bagaglio di esperienza simuleremo entrambe le possibilità, partendo da quella che prevede il take eseguito nota per nota.

   Sullo spartito c’è tutto: fill di apertura, groove specifici per ogni sezione, disegni di Cassa perfettamente delineati, abbellimenti, fill prestabiliti.

   A dispetto di tale vincolo esiste un margine entro il quale abbellire e introdurre piccole modifiche, rifacendosi al proprio stile e concetto musicale.

   Naturalmente la professionalità comporta una adesione fedele a quanto ci viene sottoposto.

   Tuttavia la bravura del musicista sta esattamente nel riuscire a creare quella magia aggiuntiva che su carta non è trascrivibile, fatta di microscopiche sfumature e variazioni.

   Tra l’altro, proprio in questo risiede uno dei valori aggiunti portati da un musicista.

   Per riferimento, questo è il video su YouTube con il mio take:

Video Demo Take Nota per Nota

TAKE NOTA PER NOTA INTERPRETATO:

   In questo scenario alternativo esiste la parte scritta ma abbiamo un margine di manovra entro il quale apportare delle modifiche stilistiche.

   In pratica leggiamo ancora la partitura trascritta nota per nota, ma non siamo vincolati a eseguire ogni singola nota così come è scritta. Possiamo girarci un poco intorno, interpretarla, modificare ritmi e fill, aggiungere o togliere.

   Personalmente, la prima cosa che ho fatto è stata eliminare la maggior parte dei Crash, che nella versione nota per nota sottolineavano le note di basso synth, in maniera a mio avviso troppo invadente.

   In secondo luogo ho lasciato emergere un po’ di più il mio approccio tendenzialmente indietro sul tempo, largo e adagiato sui numerosi piccoli abbellimenti con cui amo personalizzare ciò che suono.

   Naturalmente non appena i paletti entro i quali muoversi diventano meno rigidi ci si avventura in territori che potrebbero andare oltre ciò che chi ci registra si aspetta da noi, o addirittura farci sforare nell’overplay.

   Dobbiamo quindi essere pronti ad repentini aggiustamenti e cambiamenti di rotta, di take in take, accettando qualsiasi feedback, incluse critiche o richieste di eliminare qualcosa che a nostro avviso funzionava.

Video Demo Take Interpretato

 

   Come spiegato in ‘Registrarsi: il più Potente Strumento di Feedback per Migliorare Sulla Batteria‘ i riferimenti dati dal registrare e riascoltare sono preziosissimi.

   Prova entrambe le versioni, registra i tuoi take e pubblica pure il pezzo con le tue tracce di batteria.

   Sarà un’esperienza che ti farà crescere come batterista da innumerevoli punti di vista.

   Nel metodo ‘In Session‘ vengono proposte cinque diverse varianti e fornite spiegazioni dettagliate, analisi, registrazioni delle schermate di ProTools, oltre a un’esplorazione approfondita degli scenari di registrazione che includono lavorare con i loop e con il click.

 

   Risorse correlate:
‘In Session – How To Sound Great On Records’
‘Interpretation & Arrangement’ – Altitude Drumming – Volume 9
‘Groove Mastery & Formulas’ – Altitude Drumming – Volume 8


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CdIta

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