Dopo aver discusso ‘Perché la Versatilità è Importante‘, il passo successivo è analizzare cosa significa per un batterista contemporaneo suonare uno stile musicale in maniera convincente e credibile.
Sia che preferiamo specializzarci in un unico stile e farne la nostra forma espressiva, sia che riteniamo indispensabile avere varietà nelle cose che siamo in grado di suonare, c’è una considerazione importante da fare.
Per suonare uno stile con autenticità, coerenza, e bilanciamento tra tradizione e innovazione, è necessario dedicarsi a quel genere musicale per molto tempo.
Addirittura possibilmente viverlo nel luogo dove tale modo di suonare è nato e si è sviluppato, per capire appieno non solo il timing, il fraseggio e le dinamiche che lo caratterizzano, ma anche le sensazioni associate a quel mondo.
Infatti, non si tratta solo di suonare ritmi specifici, ma c’è un’intera filosofia di vita dietro ogni modo di intendere la musica.
Che ce ne rendiamo conto o meno siamo programmati dalla cultura che ci circonda, e di conseguenza il modo più diretto di imparare un genere sarebbe assorbire quella musica e quell’approccio al suonare direttamente sul luogo, immergendosi per un periodo in tutti gli aspetti di quell’ambiente.
Per fortuna, anche se per la maggior parte di noi questo non è possibile, esiste l’alternativa di tuffarsi nelle versioni virtuali di quanto non possiamo toccare direttamente con mano.
Supponiamo di voler imparare a suonare Jazz. Indubbiamente ci serve una buona dose di indipendenza sul piatto e la possibilità di fraseggiare in scioltezza, ma prima ancora abbiamo bisogno di una precisa consapevolezza di come la pulsazione è intesa nello swing, quale è il suono adeguato al contesto, chi sono i batteristi top del passato e contemporanei, qual’è la cultura sottostante quel modo di fare musica.
L’autenticità non si ottiene studiando le trascrizioni nota per nota riportate in un libro.
Naturalmente è parte del bagaglio necessario, ma non si trova lì l’essenza di quello che serve per suonare un genere musicale.
Il motivo è che esiste una importante distinzione tra il cosa e il come. E se vogliamo suonare uno stile in maniera autentica non possiamo fermarci al cosa (ritmi e fill), ma dobbiamo anche fare nostro il come (feel, mood, cultura).
In questa direzione sarebbe perfetto avere un mentore, qualcuno che ha già fatto lo stesso percorso, una guida esperta con cui ascoltare e capire i capolavori e i geni del passato e di oggi, qualcuno che ci suggerisca i dischi giusti, i concerti da vedere, i libri da leggere.
Poi sarebbe fondamentale circondarsi di musicisti, possibilmente di ottimo livello e appassionati, con cui suonare il genere in questione, sperimentare e provare, fino a sentirlo addosso come un abito perfetto.
In mancanza anche di questi mezzi, l’alternativa più valida e facilmente praticabile risiede nei dischi. I grandi dischi sono delle fotografie di un momento perfetto, una sintesi che contiene tutto quello che ci vuole per imparare a fare musica.
Ascoltare i capolavori fino a consumarli, suonarci sopra, studiarne i brani, approfondirne le sfumature, provare a copiarne le idee, i groove, il suono, e poi elaborare tutto secondo la propria sensibilità, è un modo infallibile di interiorizzare qualsiasi genere musicale.
I dischi, in mancanza di una guida in carne e ossa, o della possibilità di vivere direttamente una certa cultura, possono essere il nostro insegnante migliore.
Dobbiamo solo rispettarli dedicandogli il tempo che meritano anziché degli ascolti distratti.
Capiamo quanto sia necessaria un’indagine, un approfondimento, una immersione prolungata nell’intero universo di chi uno stile musicale lo vive e lo respira.
Come se non bastasse lo stesso discorso va poi ripetuto per qualsiasi genere musicale si desideri interiorizzare.
Indubbiamente si tratta di un percorso molto lungo, che può richiedere anni. Ma come sempre, essere devoti alla musica, alla batteria e all’arte di suonare uno strumento può essere paragonato a una missione.
L’autenticità di uno stile passa, come accennato prima, anche attraverso il suo suono. Ottenere il suono tipico di un certo genere dipende da una combinazione di strumentazione, accordature, e approccio musicale, che, oltre ad andare nutrito con l’ascolto dei classici, richiede grandi dosi di sperimentazione, per sviluppare la propria voce mentre si cattura la natura autentica del genere suonato.
Un’altra componente aggiuntiva riguarda il come sviluppare la propria personalità all’interno di un genere, cosa che una volta che si è studiato molto è non solo possibile ma anche auspicabile, per creare un proprio approccio al suonare un certo stile.
L’autenticità può essere intesa sia sul piano del suonare uno stile in maniera adeguata, che nel senso di inserire in quello stile la propria unicità e carattere.
Dopo aver capito il linguaggio, il sapore, le strutture e forme, e la gestione tecnica per arrivare alla padronanza ed eseguire tutto in maniera autentica, il salto di qualità consiste nell’integrare quanto appreso e trascenderlo facendolo emergere nel proprio modo personale di suonare.
Più conosciamo, più possiamo trascendere, e addirittura innovare.
Per farlo è sufficiente dosare una buona quantità di istinto, sensibilità e anche coraggio, per osare prendere strade nuove, dire cose diverse, assumersi rischi.
Nel tempo, riconoscendo, filtrando e separando ciò che funziona da ciò ci convince di meno o riceve un feedback negativo, faremo nostre soluzioni che si consolideranno ed emergeranno come nostro marchio di fabbrica.
Risorse correlate:
‘Essential Styles – Expanding Your Versatility On The Drums’
Improvvisazione – Assoli di Batteria di 1 Minuto in 11 Stili Diversi
Perché la Versatilità è Importante
Share